Metti uno studio francese ai piedi delle Alpi, mettilo insieme alla stagione invernale alle porte, ed aggiungi una formula open world Il risultato finale sarà Steep! Il pubblico cercava e chiedeva da molto un gioco open world “invernale”, un gioco che potesse soddisfare la nostra voglia intrinseca di neve la libertà di scorrazzare tra le piste ed in free ride. Steep aveva attirato a se gli sguardi fin dai primi screen e trailer trasmessi allo scorso E3. Steep ti porta senza ma e senza però sulle piste da sci, con scorci e panorami letteralmente da togliere il fiato. Ogni dettaglio, anzi ogni montagna è ricreata attraverso un modello tridimensionale accuratissimo.
Steep articola il suo game play attraverso quattro discipline, cioè: parapendio, tuta alare, sci e snowboard. Il Game play è semplice, come semplice ma al tempo stesso è lo scopo del gioco, il nostro rider sarà guidato, attraverso una voce narrante, in varie sfide a checkpoint oppure a tempo, nelle quali dovremo raggiungere valle nel minor tempo possibile oppure totalizzando un punteggio in base al numero ed alla complessità dei trick eseguiti. Ogni discesa portata a termine accrescerà il nostro rank ed il nostro grado di esperienza, sbloccando sfide ed eventi sempre più accattivanti. Nel tempo “libero”, invece, scendendo a valle potremmo creare linee (discese) da condividere in rete e con le quali sfideremo altri rider, che dovranno infrangere il nostro punteggio piuttosto che impiegare meno tempo durante la discesa.
A nostra volta però potremo andare a sfidare altri impavidi, che appariranno come “fantasmi” su linee create da loro oppure in eventi dove i nostri avversari hanno deciso di condividere il loro punteggio. Tutto questo affiancato ad un meccanismo di replay degno della miglior regia. Come ultimo tocco di “classe” Il nostro rider potrà anche sfoggiare tute degne di nota come i copricapi con corna di cervo piuttosto che la tuta alare da diavolo volante. Assieme alle varie sfide, sbloccate in base al nostro punteggio e quindi al pari della nostra esperienza saranno disponibili nuove vette e nuovi monti, introdotti dalle bellissime “storie della montagna” ricche di cenni storici ma anche sfide via via più complicate da portare a termine. Ma tutto ciò che è bello purtroppo ha anche lati meno piacevoli. Vediamo con un occhio più critico il tutto.
Riprendiamo dal game play, tutto ciò che abbiamo detto sopra, sfide, condivisione, e record costano; costano in termini di connessione internet, infatti Steep per funzionare deve essere connesso costantemente ai suoi server, altrimenti il tutto si trasformerà nel rimirare un semplice panorama nella schermata iniziale. Un altro aspetto negativo del game play è la telecamera non proprio posizionata nel punto ideale. Questa ci nasconderà appoggi o punti per saltare essenziali. Se siamo abituati a giochi come SSX piuttosto che Avalanche 1080° (dov’è inutile nascondere che sarà lì che andrà la vostra memoria appena Steep entrerà nelle vostre console) qui un metro avanti o un metro indietro farà la differenza sul nostro trick tramutando il tutto in un successo piuttosto che un fallimento. Purtroppo anche il sistema dei trick lascia il tempo che trova, troppo approssimativo ed impreciso, per lo meno per il mio modo di giocare, sicuramente volto ad una dose maggiore di realismo, ma quando le sfide richiederanno più punti possibili e quindi dovremmo ottimizzare il tutto la telecamera ed il sistema dei trick diventeranno un problema. Durante la discesa, in quei momenti dove il nostro sguardo non sarà totalmente assorbito nell’apprezzare il panorama, sarà inevitabile osservare alberi che risulteranno quasi approssimativi rispetto al contesto.
Anche il sistema fisico che alimenta tutto il gioco non esce indenne dalla critica. Spesse volte, infatti, il nostro personaggio riuscirà a superare indenne balzi altissimi, mentre altre volte il minimo fuscello sporgente ci farà cadere, e rovinare di conseguenza la nostra sfida e o prestazione. Le quattro discipline sono grossomodo tutte divertenti allo stesso modo, anche se personalmente prediligo quasi sempre lo snowboard e la tuta alare. Purtroppo dopo un po’ l’adrenalina viene messa da parte dalla monotonia delle sfide, che rischiano eccessivamente la ripetitività, forse perché l’idea era quella di implementare queste con sfide generate dai vari giocatori, indubbiamente più accattivanti e “pazze”.
Non spaventatevi però! Steep saprà anche tenervi compagnia per ore, con un sistema open world che risulta comunque stabile e vasto come pochi. Non ci saranno rallentamenti alcuni durante la discesa dovuti a “carichi” mappe ed il senso di velocità sarà del tutto percepibile. La nostra scia resterà impressa nella neve a lungo, come quella del nostro avversario o compagno. Compagno si, non ne avevo ancora parlato, ma il gioco ci permetterà, oltre che affrontarci in sfide, di compiere queste in modalità cop op e per di più in più discipline contemporaneamente! Inutile dirvi che questa feature, accompagnata ad un sistema di replay / regia vi regalerà filmati da condividere attraverso i social decisamente notevoli! Se riusciremo poi, anche a trovare o decidere la giusta luce attraverso la selezione dell’ora del giorno non ce ne sarà davvero per nessuno. Steep ve lo consiglio, è un’esperienza, è il titolo che mancava da tempo, quel titoli che ti porta a fare ciò che vuoi sulle piste da sci o in free ride in tutta sicurezza. Forse ancora un filino acerbo, e se volgiamo, paradossalmente troppo reale e poco “arcade pazzo”, e comunque un titolo che ti mette quella voglia di buttare gli sci in auto e partire per il cervino, regalandoti panorami mozzafiato che torno a ripetere, sono davvero alla stregua di cartoline. Insomma per concludere, vado a farmi lamine e sciolina e ci si vede in pista! Stay rock Raiders !
Conclusioni
Concludendo posso dirvi che Steep vi trasporterà letteralmente sulle piste, lo dice il nome stesso steep ripido ! lanciatevi a valle nel modo più folle che conoscete e con la libertà assoluta ! la discesa è vostra, snow, sci, parapendio o tuta alare ! un free roaming invernale che il pubblico desiderava da tempo, necessario per uscire dai soliti canoni, l’adrenalina la farà da padrona. Stay rock Raiders !