Pure Farming 2018 Recensione

Un titolo di simulazione agricola che accontenta neofiti e veterani?

I simulatori agricoli mi hanno sempre affascinato, vuoi per le località amene, vuoi per le attrezzature per me pressochè sconosciute, vuoi perchè è un genere così di nicchia che…la mia cultura personale mi spinge ad interessarmene per forza! Pure Farming 2018 è il neonato di Ice Flames, sviluppatori sotto l’ala protettrice di Techland, che tentano di inserirsi in un mercato redditizio dopo che molti prima di loro hanno già “affilato i loro falcetti”.
La serie “Simulator” ne ha arati di campi fino ad d’oggi, però gli sviluppatori polacchi pensano di poter dare il loro taglio personale al genere e aggiungere alcune novità che gli appassionati noteranno e ameranno.

Pure Farming 2018 offre fin da subito tre modalità per approcciare l’esperienza (La Mia Prima Fattoria, Coltivazione Libera e Sfide di Coltivazione), ma di certo vi consiglio di intraprendere la Campagna Tutorial dove erediteremo l’azienda (in debito) del nonno e dovremo farla rifiorire seguendo precisi step passo passo. Un approccio guidato è necessario se siete nuovi al genere, ma anche se volete apprendere alcune delle nuove chicche presentate da Pure Farming 2018: seguite le email che vi arrivano sul tablet e apprenderete in breve tempo tutto il ciclo produttivo, dalla riparazione del trattore, alla mietitura del raccolto, lo stoccaggio e via fino alla vendita del grano (nel primissimo caso).
Nella “Mia Prima Fattoria” avremo a che fare con un sandbox già abbastanza vasto in cui dovremo sostanzialmente prenderci cura dell’attività di famiglia, accumulare denaro per rimetterla in pista ed esperienza utile ad affrontare coltivazioni sempre più delicate e complesse.

L’esperienza mi è parsa sufficientemente coinvolgente e dopo il lungo tutorial vi potete spostare in altri territori (tra cui l’originale esperienza giapponese o quella italiana) e seguire delle sfide singole di difficoltà variabile; la modalità sandbox libera infine è quella che da più libertà manageriale al giocatore e lo vede impegnato in una rincorsa forsennata a seguire in prima persona tutte le attività agricole!
La novità per me più interessante è proprio data dalle coltivazioni non sperimentate da altri in precedenza, come quella di uva e olivia in Sicilia (con terreno in prevalenza collinare), quella del riso in uno scenario giapponese o quello di canapa e caffè in Colombia.
Altri scenari saranno poi aggiunti via DLC gratuiti (la Germania è già in arrivo) e la cosa non può che far piacere ai giocatori console; i giocatori PC avranno accesso alle MOD e di conseguenza questi DLC gratuiti arriveranno direttamente dalla community! Niente male..

Eh si, è un lavoro duro…ma nella realtà qualche aiuto in fattoria di solito ce lo abbiamo!!! Chi ha giocato ai Simulator si sarà accorto che manca totalmente una modalità cooperativa online dove altri giocatori possano partecipare e contribuire coi raccolti e con le varie mansioni che un fattore deve quotidianamente seguire.
Una pecca poco marcata se come me non siete uno sfegatato della simulazione agricola, ma i più appassionati (a cui questo titolo è veramente rivolto) potrebbero notare questa mancanza e considerarla una grossa lacuna.
Alcune novità compensano questa mancanza? Beh, in parte si, come i territori inediti e le coltivazioni uniche ed originali che Pure Farming porta all’attenzione degli aspiranti agricoltori:

Sul fronte del realismo, cosa su cui Techland ha spinto molto nel suo marketing, non posso negare che la struttura sia ben congeniata, semplificata in molte meccaniche e realistica sia nell’aspetto che nelle attività da svolgere. I campi vanno arati, seminati, dissodati e preparati a seconda della coltivazione da intraprendere o dell’allevamento di bestiame che intendiamo adottare, il tutto gestito tramite il nostro fidato tablet e con l’originale impiego di un drone che dall’alto ci fornisce informazioni dettagliate sullo stato dei campi. Purtroppo alcune attività sono forse eccessivamente semplificate, mentre altre che potrebbero rendere più veloce il lavoro (come i “braccianti virtuali”) in realtà non funziona molto bene, costringendoci a fare il lavoro noi stessi spendendo molto tempo in attività ripetitive.
Va bene il realismo, certo, ma stiamo pur sempre parlando di un gioco, uno svago, che dovrebbe consentirmi di prendermi delle pause mentre qualcuno pagato dal sottoscritto si occupa delle attività più noiose…

Tecnicamente il titolo non sfigura se paragonato ai concorrenti più affermati: le macchine sono realizzate con cura maniacale e il feel al volante è davvero ottimo. Le licenze non sono tante come quelle della concorrenza (e di conseguenza nemmeno il numero complessivo di veicoli) ma i marchi principali ci sono tutti (Landini, McCormick, DAF, Mitsubishi, Gregoire…)
Non la stessa cura è stata riposta nel sandbox e nei dettagli in lontananza (no, neppure su Xbox One X la cosa migliora), mentre gli elementi di gioco più ravvicinati sono puliti e definiti, senza però far brillare gli occhi nemmeno al contadino più innamorato.
Il numero dei macchinari è pesantemente ridotto se paragonato ad un Farming Simulator, però non ci si poteva aspettare di più da un team così giovane: ribadisco che veicoli e attrezzi sono estremamente realistici e soddisfacenti, quindi direi senz’altro di accontentarci di quelli.




Conclusione.

Ice Flames cerca con questo Pure Farming 2018 di attrarre a se sia la nicchia dei giocatori di Simulator accaniti che i neofiti in cerca di un’esperienza leggera, ma forse non centra nessuno dei due bersagli. Le novità ci sono e come primo titolo non si può dire che il coraggio di Techland non sia ripagato, ma forse l’inesperienza nel settore rende evidente che la produzione non è ancora matura. Qualche incertezza tecnica di troppo non gli consentono di sfondare, ma ho trovato comunque piacevole (da neofita) la prima fattoria e gli scenari inediti. Se vi piace il genere e volete una ventata di freschezza, merita la prova.

Pregi

  • Nuove location (giappone, italia, colombia...)
  • Il comodissimo drone

Difetti

  • Incertezze tecniche
  • Mancanza componente cooperativa
  • "pochi" mezzi agricoli su licenza
7.5

Buono

Classe '82, appassionato da sempre di videogames, è caporedattore di GC.it dal 2010. E' collezionista attento di tutto ciò che è nerd e ricercato, non solo in campo videoludico! Amante di boardgames, tecnologia, fotografia, viaggi e cultura nipponica...è una persona decisamente impegnata!

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