Assassin’s Creed Odyssey Recensione

Un'Odissea da vivere tutta d'un fiato, un nuovo mondo e un nuovo protagonista: il suo Destino è nelle nostre mani!

Seguito dell’apprezzatissimo Origins, Assassin’s Creed Odyssey ci porta nel mondo greco a vivere, figurativamente e praticamente, un’Odissea per scrivere il nostro destino.
Il protagonista (che per la prima volta nella serie può essere indifferentemente maschio o femmina, ossia Alexios o Kassandra) viene ripudiato dalla famiglia spartana per una serie di vicende sfortunate e si ritrova sull’isola di Cefalonia molti anni più tardi alle prese coi problemucci di un losco mercante.
Le sue disavventure iniziali sono poca cosa e non appena lasceremo quest’isola l’intero Peloponneso ci si aprirà davanti con un’infinità di strade e possibilità, così come rotte navali e possibili destinazioni ignote.

Le avventure del mercenario Alexios (nella mia run ho scelto un protagonista maschile) non rappresentano di per sé un cambiamento rispetto ai precedenti capitoli della serie se non fosse per il fatto che…Alexios non è un assassino! Nessun riferimento alla setta, nessun pretesto per collocarcela, solo una storia ambientata in un periodo storico ricco e interessante: fu la stessa Ubisoft tempo addietro a dichiarare che il loro intento era spaziare nella Storia per trovare tempi e luoghi che permettessero una grande narrazione…e così è stato!
Le distanze rispetto al passato non sono finite qui: se dal punto di vista stilistico non siamo molto lontani da quanto di buono già visto in Origins, dal punto di vista del gameplay c’è qualche passo in una direzione diversa.
Gli approcci stealth sono meno al centro della scena, mentre i combattimenti in mischia la fanno da padrone: poche uccisioni furtive (da Assassino) e molta più azione cruda e diretta, con tanto di poteri “divini” e mosse speciali che donano effetti elementali alle nostre armi o scatenano la nostra ira bestiali in coreografici attacchi!
Sebbene nei primi livelli i combattimenti risultino un pochino più ostici che in passato (schivate e contromosse sono molto più importanti ora), una volta capito come fronteggiare gli avversari, si tratterà principalmente di gestire grandi gruppi di nemici in maniera astuta, caricare delle barre di adrenalina e cercare di far fruttare i nostri attacchi speciali per avvelenare/stordire e far uscire dalla guardia i soldati che ci affrontano.

Il celebre calcio spartano, una delle mosse più potenti dell’intero arsenale!

Una volta apprese le basi si tratterà di costruire il nostro personaggio con attrezzatura di valore e alberi di abilità, altra virata di Ubisoft verso una componente ruolistica molto più marcata: anche in Origins la scelta di armi e armature e il loro potenziamento era una parte fondamentale della progressione e sicuramente Odyssey non è da meno.
Cercare dracme e materie prime sarà una costante per tutto il gioco, così come pezzi di armature e armi addosso a nemici, nei forti o anche come premio di missioni principali e quest secondarie.
Il loot sarà suddiviso nelle caratteristiche fasce che ne definiscono la qualità e le proprietà (da Comune a Leggendaria) con l’aggiunta possibilità di poter “incidere” delle proprietà aggiuntive presso i fabbri: non sempre sarà proficuo equipaggiare il livello più alto, ma sarà più utile tenere d’occhio le stats e la combinazione delle stesse fra tutto l’armamentario.
Circa lo skill tree potremo spendere i punti abilità in tre rami differenti: Cacciatore, Guerriero e Assassino.
Il primo ramo è sostanzialmente incentrato sull’arco e quindi i colpi a distanza, più o meno efficaci, il secondo sui danni in mischia e il terzo naturalmente incentrato sulla componente stealth, su rallentare il tempo e compiere assassini silenziosi.
Le abilità che sbloccheremo possono essere assegnate a due D-pad da 4 slot ciascuno (uno per attacchi con l’arco e uno per melee) permettendo un accesso rapido durante le battaglie a 8 possibili colpi speciali.
Interessante possibilità è quella in qualsiasi momento (spendendo qualche dracma) di riassegnare tutti i punti abilità e quindi cambiare totalmente il nostro approccio al gameplay…

Sul versante delle attività che il Peloponneso ci offre vi elencherò le principali novità, mentre non mi soffermerò sulle varie quest, sugli scontri nell’arena e sui vari collezionabili sparsi un pò ovunque; le principali novità sono legate alle fazioni di opliti in guerra (spartani ed ateniesi), sul sistema di mercenari, sulle scorribande in nave e sulla caccia a membri della Setta di Cosmos.
Andiamo con ordine. Le fazioni in guerra sono legate ad un sistema politico abbozzato ma efficace che vede ogni regione del gioco in mano o agli Spartani, fieri guerrieri, o agli Ateniesi e al loro concetto di Democrazia: potremo abbassare il grado di influenza politica di una regione danneggiando le scorte belliche, uccidendo politici e capi militari e sbloccare così delle battaglie campali all’interno della mappa. Prendere parte a queste battaglie sarà semplicissimo e offrirà XP e prestigioso bottino, sia attaccando (più difficile e remunerativo) che difendendo (più semplice)…dopotutto siamo mercenari e lavoriamo per chi più ci aggrada!
Il sistema dei Mercenari invece riprende un pò il concetto dei Pylakes di AC Origins, ma lo sviluppa in una gerarchi simile a quella vista ne La Terra di mezzo: l’ombra di Mordor: commettendo crimini e uccisioni aumenteremo la taglia sulla nostra testa e mercenari armati fino ai denti verranno a cercarci per farci fuori. Potremo eluderli o sconfiggerli. Sconfiggendoli saliremo nei 9 ranghi fino a diventare il Primo Mercenario.

Passando alle scorribande marittime, vi basti sapere che, in quanto arcipelago, buona parte del mondo di gioco è ricoperto dalle acque e con una buona nave potremo avventurarci sulle altre isole, fare battaglie navali, assaltare mercanti o recuperare tesori del fondale oceanico (occhio agli squali!).. La nostra nave sarà un hub che contiene un forziere per lasciare del bottino e potrà essere potenziata e personalizzata in ogni sua parte. Inoltre sarà possibile reclutare personalità importanti dal mondo di gioco e assegnare fino a 4 luogotenenti alla gestione del vascello.
Infine la caccia ai membri della Setta di Cosmos sarà un’attività colleterale che vi sarà introdotta nel corso della storia, quindi non ve ne spiegherò i motivi: vi basti sapere che molte personalità del mondo grego dovranno essere rintracciate e uccise per recuperare importanti manufatti, utili a potenziare un’arma mitologica, la Lancia di Leonida, che abbiamo ereditato in quanto discendenti di quella stirpe. A questo punto della nostra odissea (cioè quando apprenderemo i retroscena di questa setta che tira le fila della politica greca) entrerà in gioco anche la componente del gioco ambientata nel mondo moderno, ormai relegata a pretesto per collegarsi ad antenati lontanissimi per contrastare i templari della Abstergo.
E’ comunque sempre di conforto vedere la cara ricercatrice cercare manufatti antichi attraverso l’Animus: senza che Assassins Creed sarebbe?!
A distoglierci un pò dalla rigidità del dover essere credibili a tutti i costi ci sono tutte le divinità greche, le creature mitologiche e i loro artefatti: Poseidone e tutti gli altri Dei infatti avranno una parte nel disegno complessivo e i relativi artefatti doneranno abilità sovrannaturali al protagonista. Non mancheranno scontri con creature mitologiche come Medusa o il Minotauro o bestie buone e utili come Pegaso il cavallo alato che ci renderà estremamente cool in giro per l’arcipelago (oltre d azzerare i danni da caduta dall’alto, grazie alla planata dell’animale).

Un’uccisione dall’alto, iconica per la serie.

Le attività sono moltissime e molto variegate, ma inizialmente saranno strettamente collegate alla vostra progressione personale: sia la trama principale che molte missioni secondarie hanno un livello d’accesso che vi obbligherà a svolgere ogni tipo di mansione possibile per livellare, in maniera un pò più forzata rispetto al passato. Mi sono spesso trovato a voler proseguire nella storia o aver trovato un bersaglio di mio interesse, ma di essere diversi livelli al di sotto del limite consigliato, costringendomi a saltare letteralmente di palo in frasca per svolgere ogni tipo di lavoretto per salire di 1-2 livelli (con grandi sforzi). Capisco meglio la vita del “libero professionista”, ma Ubisoft avrebbe dovuto limare un pò meglio la progressione delle main quest nelle prime ore di gioco. Proseguendo coi Capitoli della Storia (9 in totale, più l’epilogo) il grinding si attenua e liberare i forti o risolvere i contratti delle bacheche non sarà di alcun aiuto alla progressione, lasciando spazio alle sole quest principali e soprattutto secondarie. A partire dalla patch 1.0.3 diverse quest avanzate sono state ribilanciate per evitare dislivelli troppo grandi tra una e l’altra (soprattutto nel Capitolo 7) così da rendere possibile, per chi lo volesse, seguire la sola trama principale per arrivare “velocemente” all’endgame.
Le malelingue hanno subito fatto notare che Ubisoft propone dei pacchetti a pagamento per aumentare gli XP/Crediti ottenuti al termine delle missioni, ma io penso che ogni gamer può decidere liberamente se sfruttare questi aiuti o meno: sicuramente questi boost accelerano l’ascesa del protagonista, ma al tempo stesso accorciano l’esperienza di gioco complessiva… Se volete il mio consiglio non usare questi stratagemmi nelle fasi avanzate (tanto gli XP arriveranno senza sofrzi una volta ingranato per bene il gioco), mentre se nelle fasi iniziali vi annoiaste a seguire “solo” missioni secondarie, potreste facilitarvi la vita in questo modo.

In termini tecnici Assassin’s Creed Odyssey riprende tutto quanto di buono già c’era nel precedente capitolo quindi in termini di fedeltà visiva siamo sulla stessa lunghezza d’onda: la versione testata, su Xbox One X in 4K e HDR10 abilitato, fa letteralmente i miracoli, sia in termini di dettaglio che di fluidità, perciò nulla di particolare da segnalare. Il mondo di gioco è per lo più roccioso e offre dei panorami frastagliati bellissimi con una cura dell’illuminazione davvero eccezionali; nei dettagli di vegetazione e ombre c’è addirittura una migliori rispetto ad Origins, mentre sulla resa delle fiamme c’è un’inspiegabile passo indietro con fiamme più irreali e sature che spero verranno corrette con patch successive.
Il doppiaggio italiano è presente, scaricabile a parte, ed è caldamente consigliato: le voci originali in inglese hanno degli accenti davvero strani, che probabilmente mimano la parlata italo/greca risultando esilaranti (almeno alle mie orecchie).
Con un paio di patch minori già rilasciate, non ho riscontrato particolari glitch o bug se non qualche compenetrazione poligonale prima del lancio ufficiale (non fanno testo): sono decisamente soddisfatto per essere un titolo così immenso…




Conclusione.

Assassin’s Creed Odyssey riprende quanto di ottimo era stato messo in atto con Origins con l’intento (riuscito) di svecchiare la serie e offre contenuti interessanti, un mondo bellissimo e una trama ricca di citazioni letterarie e personaggi iconici. Che vogliate esplorare un mondo vasto e dettagliatissimo, che vogliate crepare di mazzate soldati nemici, la nuova avventura di Ubisoft vi regalerà centinaia di ore di gioco e terrà alto il vostro interesse fino alla fine…nell’attesa degli immancabili DLC! Da avere!

Pregi

  • Trama interessante e personaggi iconici
  • Un mondo di gioco stupendo
  • Tanta azione e moltissime attività diverse fra loro

Difetti

  • Progressione forzata per intraprendere certe missioni
9

Strepitoso

Classe '82, appassionato da sempre di videogames, è caporedattore di GC.it dal 2010. E' collezionista attento di tutto ciò che è nerd e ricercato, non solo in campo videoludico! Amante di boardgames, tecnologia, fotografia, viaggi e cultura nipponica...è una persona decisamente impegnata!

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