Mortal Kombat 11 Recensione

Uno dei picchiaduro più amati di sempre torna ed è in ottima e violentissima forma!

L’avrò già detto, ma dovrò ripetermi: rinnovarsi in campo videoludico è sempre un’impresa titanica. Quando poi si tratta di un franchise che ha oltre 25 anni si direbbe estremamente duro. Se poi parliamo di un picchiaduro…diremmo che è statisticamente impossibile. Beh, Netherrealm Studios ha letteralmente compiuto il miracolo con questo Mortal Kombat 11 che rinnova senza snaturare la serie e migliora tutti gli aspetti di uno dei picchiaduro più controversi (e amati) di sempre.

Da un pò di tempo a questa parte lo stretto rapporto tra Developers e Community di appassionati riesce a dare dei frutti inaspettati e questa “collaborazione” di spunti e idee ha senz’altro aiutato Mortal Kombat 11 ad andare nella giusta direzione: il trailer E3 aveva lasciato tutti a bocca aperta per la cura grafica riposta nella cutscene (ricordate? Raiden si scontrava con multiple versioni di Scorpion…) e per i riferimenti all’isola di Shang Tsung che molti hanno notato…
Dopo svariati tease, tweet, beta di gameplay e Kombat Kast (web serie settimanale edita direttamente da Netherealms), abbiamo già affondato i denti nel picchiaduro più richiesto degli ultimi anni e le impressioni sono più che positive!

  

Filmati di intro e outro, splendidamente animati, potranno essere sbloccati e personalizzati.

I contenuti parlano da soli: quantità e qualità. Una modalità Storia d’eccezione, tante modalità online che strizzano l’occhio al casual ma anche al competitivo, una Kripta rinnovata e tante Torri per sfidare avversari a difficoltà crescente (Klassiche e Del Tempo)…c’è davvero di tutto per non annoiarsi per centinaia di ore. E questo senza contate le tantissime personalizzazioni e il grind fest generato dal fatto che ogni attività concorre a generare valuta in game.
Sul fronte della campagna per giocatore singolo ci troviamo di fronte a cinematiche di qualità eccelsa, buoni dialoghi, qualche sorpresa e tanti tanti personaggi tra i più amati della serie.
Troviamo i classici Johnny Cage, Scorpion, Sub Zero, Raiden, Jax, Sonya Blade, Baraka, Kitana insieme a ritorni da MKX come D’Vorah, Kotal Kahn, Erron Black. Nella trama si introduce il personaggio (non giocabile) di Kronica una divinità del Tempo superiore agli Dei Anziani, capace di manipolare le linee temporali per riscrivere la Storia; questo darà modo a personaggi di linee temporali diverse di incontrarsi e di vedere il medesimo combattente combattere contro una versione alternativa di se stesso.
Questo nuovo nemico porta con se anche nuovi fighters come Geras, Kollector, Cetrion insieme al ritorno di gloriosi cattivoni come Shao Kahn, Frost e Noob Saibot (amatissimo dai giocatori per le sue combo devastanti).
Il taglio cinematografico mostra i muscoli dei nuovi modelli 3D e delle spettacolari animazioni, lasciando chiaramente trasparire i passi avanti fatti dal motion capture che rasenta il fotorealismo (specie nei volti).
Questa modalità è inoltre il primo modo per prendere familiarità con le caratteristiche del gioco, le sue meccaniche e guadagnare i primi oggetti cosmetici e i primi Koins per fare acquisti nella Kripta.

La Kripta si trasforma e si espande notevolmente rispetto al passato: ci troviamo sul’isola di Shang Tsung, liberamente esplorabile con visuale in terza persona. In questa stupenda location, ricca di sorprese, riferimenti, passaggi segreti, indovinelli e misteri vari, vi troverete a spendere una grande quantità di ore senza annoiarvi, col solo fine di sbloccare konsumabili ed elementi cosmetici per i vostri paladini.
Certo, la critica maggiore è che si tratti di un grinding playground: ogni attività nella Krypta costa crediti del gioco, anime o cuori (queste le tre valute di gioco) e può essere spiazzante da principio capire quali forzieri o percorsi è opportuno aprire: il contenuto di detti forzieri è totalmente casuale quindi (salvo rare eccezioni) non c’è modo di sbloccare miratamente equipaggiamento per uno specifico personaggio, ma sappiate che il costo più elevato di alcuni forzieri porterà ricompense di rarità superiore. Ci sono forzieri che si aprono spendendo koins (da 1000 fino a 25mila e oltre), ci sono oggetti e passaggi che si sbloccano consumando Anime e forzieri che si aprono spendendo Cuori. Ci sono poi forzieri infuocati che richiedono di trovare teschi fiammeggianti nascosti nell’ambiente e scrigni invisibili che potranno essere sbloccati solo indossando la benda di Kenshi. Non vi basta? Col martello di Shao Kahn troveremo passaggi segreti verso altrettante stanze e con altri manufatti (Chiavi Scheletriche) apriremo porte particolari e accessi a nuove aree.
Inoltre un Reliquiario e una Forgia saranno due location chiave per l’endgame della Kripta: una volta aperti tutti i forzieri e trovato tutte le gear standard (ci sono circa 600 forzieri e possono essere riaperti più volte rigenerandoli con gli strumenti di Kronica…non sarà una passeggiata!) vi rimarranno “solo” le donazioni all’altare delle Reliquie a darvi quasi sempre skin o oggetti di elevata rarità.
Tenete presente che ogni personaggio può essere modificato con una sessantina di skin e con 3 categorie di accessori con 30 opzioni ciascuno: un rapido calcolo vi farà capire che avremo 90 gears più 60 skin per 25 personaggi, senza contare che per ciascuno potremo sbloccare Intro, Outro, Fatality, Brutality e Provocazioni extra…insomma una quantità mostruosa di materiale!
Fortunatamente la UI è realizzata molto bene e sebbene ci sia un pò di confusione iniziale su “dove trovare cosa”, una volta abituate vi accorgerete che i menu sono molto chiari e puliti e vi permettono in poche mosse di ottenere le combinazioni che desiderate.
Se da un lato questa varietà è un’ottima cosa per tenere vivo l’interesse (devo dirvi che tali accessori sono davvero tutti bellissimi) è anche palese che qualcuno ha calcolato che ci vorrebbero migliaia di ore di gioco per sbloccare tutto! Davvero un “lavoro” impossibile!

Un’immagine della Kripta, enorme aea esplorabile in terza persona ricca di segreti, misteri, enigmi e tanti, tanti forzieri da aprire!

Dopo una sessantina di ore esclusivamente in Kripta ancora non mi è stato possibile sbloccare tutto…la strada è ancora lunga (e probabilmente questa parte del gioco verrà espansa in futuro).
Si tratta di un vero e proprio gioco nel gioco, capace di intrattenere e piacevolmente sorprendere il giocatore. Troveremo un sacco di citazioni a personaggi iconici che mancano dal roster (Ermac, Kenshi, Reptile, Goro…) oltre ad un sacco di location famose a tutti i fan della serie o dei celebri film d’azione.
Davvero un’aggiunta di spessore per un gioco di combattimento che poco potrebbe offrire a parte di…beh, combattimenti!

Venendo al sodo, il gameplay, vi troverete piacevolmente sorpresi da come sono messe le cose in Mortal Kombat 11: tutto l’impianto è stato rivisto in meglio dando la giusta attenzione sia ai neofiti che agli esperti dei tornei (non a caso grandi nomi come Semiji, SonicFox, Dragon, etc…si stanno già dando battaglia furiosamente).
Per i neofiti e tutti i giocatori casual (come il sottoscritto) ci sono due cose molto ben fatte: la sezione Tutorial e la IA da implementare nelle battaglie.
I tutorial sono fatti finalmente molto bene: ci sono tante guide passo passo, che spiegano le mosse, ma anche le strategie, spiegano i ritardi dei fotogrammi via via fino alle tecniche avanzate per competere e trionfare. Ogni singola lezione permette di essere vista in modalità demo con un controller in sovrimpressione che vi mostra il giusto tempismo per premere i tasti e aiutarvi ad allenare la vostra memoria muscolare anche con suoni associati alle pressioni dei tasti. Oltre alle guide generali, agli allenamenti e alla sezione specifica per le Fatality, avremo anche guide specifiche per ogni personaggio, che consiglio a tutti di fare e rifare allo sfinimento per padroneggiare il vostro combattente preferito.
L’Intelligenza Artificiale invece, da tool marginale, si rivela una componente molto interessante, capace di mitigare il grinding richiesto gioco facendo giocare la IA al posto nostro nelle Torri, ma anche utile per mandarla in battaglia contro gli amici e creare un feel di “allenatore” di combattenti. Perché allenatore? Beh, perché i comportamenti della IA saranno personalizzabili da voi (solo le combinazioni migliori di combo, pressione, difesa, lanci, etc prevarranno sui difensori avversari) così come le mosse specifiche che questi fighters virtuali adotteranno (avremo 3 slot disponibili da equipaggiare, alcuni estendono le combo, qualcuno ci rende più difficile da avvicinare, etc…).
Ho trovato questa possibilità molto interessante, anche perché permette a chi ha poco tempo come il sottoscritto di mandare in battaglia il lottatore preferito e lasciar fare a lui il lavoro sporco mentre mi dedico ad altro o guardo le sue combo e imparo come destreggiarmi sul campo. Può non piacere a tutti, ma è un’aggiunta di rilievo.

La schermata di un match: potete vedere il roster attuale e la possibilità di selezionare la Variazione preferita secondo il vostro stile personale.

Circa i combattimenti veri e propri devo dire che ho trovato questo Mortal Kombat estremamente divertente: le mosse base sono facilmente eseguibili (e una serie di aiuti consentiranno di ridurre la precisione di esecuzione per le combo più complesse o aumentare la finestra temporale per la pressione di catene complesse) e ottenere sequenze spettacolari sarà più soddisfacente per tutti.
I meter per difesa e offesa ora sono divisi un 4 barre (2 per attacco e 2 per difesa) e si ricaricheranno combattendo. Qual’ora la vostra energia finisse sotto il 30% avrete la possibilità (una per round) di mettere a segno un Colpo Fatale che toglierà molta energia all’avversario riportandovi in partita, con una sequenza cinematica spettacolare e, come da tradizione, cruentissima.
Tornano anche le interazioni ambientali (anche se saranno estremamente punibili se usate col tempismo sbagliato) e saranno diverse per ciascuna arena; interessante aggiunta è invece la possibilità di amplificare alcune mosse consumando le barre di attacco e usarle per estendere le combo o spiazzare l’avversario e infliggere più danni: se eseguite correttamente il personaggio sarà circondato brevemente da un’aura dorata e l’animazione sarà estesa rispetto a quella base.
Fatality, Brutality, Mercy, fanno il loro ritorno e sono più violente e malvagie che mai, con una cura per il macabro dettaglio davvero esagerata: dopotutto questo è quello che ha reso questa serie una delle più famose al mondo.

Ci sarebbe moltissimo da approfondire, ma non sono un coach di eSports e non voglio entrare più in merito delle tante meccaniche avanzate e delle minuzie più oscure: nella sezione online avrete possibilità di scontrarvi in una serie di incontri classici (Versun, Re della Collina, etc…) e potrete decidere se abilitare le regole da Torneo o lasciare libertà in match casual.
La maggiore differenza è data dalla possibilità di usare le nostre personalizzazioni in modalità competitiva: non si tratta di modifiche estetiche ma di Variazioni e mosse specifiche con cui personalizzare i combattenti e solo alcune sono ammesse nei tornei al fine di garantire un certo equilibrio e predeterminazione tra gli avversari. Su questo punto ci sono alcuni dibattiti aperti e potrebbe varie nel corso del tempo ma allo stato attuale le possibilità di Variazione sono limitate negli scontri classificati.

Sul versante tecnico il gioco parla da sè: Mortal Kombat ha raggiunte delle vette altissime di fedeltà visiva e la versione Xbox One X da me testata mostra tutto il meglio che Netherrealms ha messo in campo. 4K nativo e HDR a 60fps restituiscono un dettaglio esagerato che esalta e ripaga la nostra ricerca dell’equipaggiamento più raro o più vistoso. Durante i Fatal Blow il tempo rallenta per farci ancor più gustare i dettagli del gore, aumentando la risoluzione e diminuendo il framerate, soprattutto a favore degli hardware meno performanti.
Lo score musicale orchestrale è eccezionale tanto è vero che le musiche dei menu sono piacevolissime da ascoltare anche durante le pause dal gioco; i dialoghi della Storia sono tutti in multi lingua (italiano compreso) e di ottima fattura e in generale tutti gli effetti sonori sono davvero di alto livello.




Conclusioni

Mortal Kombat 11 è il picchiaduro definitivo per gli amanti della serie (pur rimanendo io, come molti, affezionati ai primi iconici capitoli), ma allo stato attuale il gioco offre un’ottima Storia single player, tante modalità online e offline, un’infinità di aggiunte e chicche per personalizzare i combattenti e una Kripta che garantisce un sacco di ore di esplorazione e grinding per non annoiarsi mai.
Tecnicamente ineccepibile e dal gameplay solidissimo e divertente…c’è davvero poco da rimproverare a questo titolo. I Kombat Pack già previsti e il supporto futuro promettono di tenere vivo il gioco nei mesi a venire e questo è senza dubbio una garanzia che MK11 avrà un futuro radioso (e sanguinolento).

  

Pregi

  • Gameplay completo, profondo, divertente
  • Ottima modalità Storia e Roster
  • Kripta e modalità online ricche

Difetti

  • Grinding per Koins mitigato solo dalle battaglie IA
9.2

Strepitoso

Classe '82, appassionato da sempre di videogames, è caporedattore di GC.it dal 2010. E' collezionista attento di tutto ciò che è nerd e ricercato, non solo in campo videoludico! Amante di boardgames, tecnologia, fotografia, viaggi e cultura nipponica...è una persona decisamente impegnata!

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